Fiori di Bach

Fiori di Bach

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I fiori di Bach sono stati introdotti da Edward Bach intorno al 1930.

Bach era un medico, nato in Galles nel 1886, il quale dopo aver scoperto di poter vivere solo pochi mesi a causa di un tumore con metastasi, decide di non perdersi d’animo e di occupare il tempo che gli rimane cercando di lasciare ai posteri quante più ricerche ed esperimenti possibili.

Dedica notte e giorno ai suoi studi tanto che si accorge che i 3 mesi sono passati ma lui è ancora in vita e la sua malattia è regredita.

Capisce così che di fronte ad una passione grande, ad uno scopo nella vita anche le malattie più pericolose perdono la loro forza.

Bach durante i suoi studi conosce l’Organon di Samuel Hahnemann, il fondatore dell’omeopatia, disciplina nella quale si tratta il paziente e non la malattia come causa ultima.


Unendo i suoi studi alle scoperte di Hahnemann, Bach crea dei vaccini chiamati nosodi, grazie ai quali riesce a curare molte malattie croniche. Capisce in seguito che alla base di ogni malattia c’è uno stato d’animo negativo ed è proprio partendo da quest’ultimo che bisogna curare il paziente. Con i vaccini che ha a disposizione comincia a curare anche gli stati d’animo.


Un giorno decide di recarsi nelle campagne del Galles e qui raccoglie dei fiori : Mimulus e Impatiens, con questi due fiori prepara i primi nosodi che differiscono dai precedenti per i quali venivano usati dei batteri . Per decidere a quali pazienti dare i nosodi, Bach si lascia guidare dalla somiglianza tra pianta e individuo: somministra Mimulus ad una paziente che soffriva di tante piccole paure e Impatiens ad un paziente rude e dai modi sbrigativi. Mimulus infatti è un fiore dall’apparenza timida e riservata, mentre Impatiens è un fiore scattante che proietta i suoi fiori verso l’alto e getta i semi molto lontano.



I fiori secondo Bach contengono tutta l’energia della pianta al quale appartengono, sono quindi più potenti dei fitoterapici usati ai tempi.

Tra il 1930 e il 1932 Bach scopre dodici fiori e dodici stati d’animo che è possibile riequilibrare: paura, terrore, tortura mentale, indecisione, noia, dubbio, invadenza, debolezza, scarsa fiducia in sé, impazienza, entusiasmo eccessivo, solitudine. Nel 1935 i rimedi sono addirittura 38.

I suoi studi e le relative pubblicazioni ( “Guarisci te stesso”, “ I dodici guaritori e gli altri rimedi”) occupano uno spazio temporale di sette anni, gli ultimi della vita di Bach che nel 1936, nel sonno, muore.


Come agiscono i Fiori di Bach?

Nel suo scritto “Guarisci te stesso” Bach individua la malattia come uno squilibrio tra anima e mente. Questo conflitto si esprime poi nel corpo. Partendo da una data malattia si può capire quale squilibrio l’abbia provocata, scoprendo cosi “l’errore” è possibile dar vita a processi di guarigione.


Una volta scoperto l’errore, non bisogna muovergli contro, scrive Bach, al contrario occorre coltivare in noi qualita’ opposte, solo rafforzando queste ultime i difetti si scioglieranno “ come neve al sole”.


I fiori di Bach dunque stimolano la qualità opposta al difetto che si vuole eliminare.


Tra i fiori di Bach più conosciuti troviamo Rescue Remedy, rimedio di pronto soccorso, composto da CLEMATIS, CHERRY PLUM, STAR OF BETHLEHEM, ROCK ROSE ( in ordine : contro lo svenimento, paura di perdere il controllo, trauma fisico e mentale, terrore/panico/isteria e contro l’agitazione).

Questo rimedio senza dubbio aiuta a riequilibrare i livelli energetici e superare i vari generi di trauma.



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